L’ipertensione è una patologia silenziosa ma in grado di danneggiare il cuore, i reni o il cervello. È dimostrato che la diminuzione del sale negli alimenti riduce la pressione sanguigna, ma il sale non è l’unico alimento che aggrava questa patologia. Vediamo quali sono i cibi da evitare.
Fragole e kiwi: sono due dei cibi più ricchi di vitamina C , un micronutriente la cui mancanza causa ipotensione. Questi alimenti sono quindi ottimi in caso di bassa pressione assumerli ti aiuterà a recuperare i valori normali.
Cioccolato: sia la cioccolata che le bevande contenenti caffeina, presentano una sostanza chiamata teobromina che aiuta a migliorare la frequenza cardiaca, ha infatti effetti vasodilatatori. Ciò significa che è un dessert perfetto per i pazienti ipotensivi, mentre dovrebbe essere evitato in caso di ipertensione. In ogni caso, è sempre preferibile che il cioccolato scelto contenga il 70% di cacao o più altrimenti il contenuto di grassi sarebbe troppo alto.
Carni rosse: non si dovrebbe eliminare la carne rossa totalmente dalla vostra dieta, in quanto ha alte virtù nutrizionali, come ad esempio il suo alto contributo di ferro. Il problema è il suo contenuto di grassi saturi. Queste sostanze contribuiscono all’ipertensione e influenzano negativamente la formazione di piastrine e la coagulazione del sangue. Pollo e pesce sono ottime alternative.
Ramen: il ramen è un tipico piatto completo giapponese tuttavia, la sua preparazione, comprende salsa di soia e glutammato monosodico, il che significa che in ogni porzione possiamo trovare circa 1 g di sodio. Meglio evitarlo quindi se si soffre di ipertensione.
Bevande zuccherate: i risultati di uno studio condotto da ricercatori del Regno Unito e degli Stati Uniti, suggeriscono che la pressione arteriosa aumenta gradualmente per ogni lattina di bevanda zuccherata consumata. Nonostante l’esatto meccanismo alla base di questa relazione sia ancora sconosciuto, è confermato che troppo zucchero nel sangue altera il tono dei vasi sanguigni e dei livelli di sale nel corpo.
Senape: non è una salsa molto piccante ma è anche una delle più ricche di sodio. Il contenuto di questo minerale supera i 2 g per 100 g. Si può diluire o preparare in casa macinando i semi di senape ma senza aggiungere sale nella sua preparazione.
Liquirizia: in piccole dosi non è un problema, tuttavia, il suo consumo regolare non è privo di controindicazioni. Se soffriamo di ipertensione, l’eccesso di liquirizia può causare ritenzione di sodio e perdita di potassio, aggravando la patologia. Nel caso dei dolci, se la concentrazione di liquirizia è superiore o uguale a 4 g per kg, sulla confezione dovrebbe essere sconsigliato il consumo eccessivo.
Patate: se sei ipertesa non abusare di questo alimento. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista medica British Medical Journal, mangiare quattro o più porzioni di patate può aumentare il rischio di sviluppare ipertensione.
Bevande alcoliche: vino, birra, liquori e qualsiasi tipo di bevanda alcolica, stimolano il sistema nervoso simpatico e la frequenza cardiaca. Ciò aumenta la pressione sanguigna e l’ipertensione può diventare un problema molto grave.
Bevande gassate: le bevande gassate aumentano la pressione arteriosa a causa del loro contenuto di sodio. L’eccezione alla regola è l’acqua minerale frizzante che invece ha esattamente l’effetto contrario poiché riduce la concentrazione di aldosterone, un ormone che incrementa la pressione sanguigna.
Una volta rilevato il problema, bisogna eliminarlo! Sappiamo che una dieta a basso contenuto di sale e la pratica di un regolare esercizio fisico possono aiutare a recuperare valori normali. Non solo, anche le tecniche di cottura degli alimenti influiscono sulla pressione sanguigna: il consiglio è quello di evitare la frittura e, quando possibile, preferire la cottura al vapore o al forno.